L'obiettivo della Carbon Footprint di Acqua San Benedetto è principalmente quello della riduzione di emissioni di Co2 equivalente. Inoltre, grazie all'attivazione del Progetto Ecogreen, l'azienda ha deciso di tutelare l'ambiente riducendo la plastica utilizzata nella produzione di bottiglie d'acqua.
L’azienda si è spinta sempre di più a ridurre l’impatto ambientale, perché solo in questo modo è possibile conservare le risorse naturali a disposizione per le generazioni future.
L’azienda San benedetto SpA fin dagli anni ’80 ha iniziato guardare con più attenzioni le questioni ambientali, introducendo il PET e scegliendo di sposare la filosofia dell’energy saving, per cercare di ridurre le emissioni di CO2 lungo tutto il ciclo produttivo e diminuire la quantità di plastica utilizzata per l’imbottigliamento.
La Carbon Footprint e la riduzione di Co2 equivalente per Acqua San Benedetto
Dal 2009 a oggi la San Benedetto ha sottoscritto diversi accordi volontari di collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, qualificandosi come la prima realtà del settore a promuovere in Italia un processo di calcolo dell'impronta ecologica (Carbon Footprint). A questo va aggiunto l’accordo del 2016, in cui l’azienda si è impegnata su diversi fronti. Anzitutto, sull’elaborazione delle linee guida per la Product Environmental Footprint del settore acque minerali imbottigliate; in secondo luogo, sulla promozione di un miglioramento delle prestazioni ambientali di acqua minerale e bevande analcoliche, attraverso il ‘Programma Nazionale per la Valutazione dell’impronta ambientale’.
I risultati di questo impegno sono sotto gli occhi di tutti: nel 2014 la San Benedetto, che si configura come una delle imprese ecosostenibili italiane per eccellenza, ha ridotto le emissioni di CO2 del 4,7% sulla linea Acqua Minerale San Benedetto rispetto all’anno precedente. In questo modo hanno confermato il percorso di Innovazione Sostenibile, che consente di far diventare i principi della sostenibilità il motore stesso del fare impresa.
Il Progetto Ecogreen per tutelare l’ambiente
Inoltre, nel 2011 la San Benedetto ha deciso di investire nel Progetto Ecogreen, pensato per tutelare l’ambiente. E’ un programma che consente all’azienda di misurare l’impegno in maniera concreta, dalla maggiore efficienza nei processi produttivi alla riduzione della plastica utilizzata, dall’utilizzo del Rpet sui formati famiglia e 1L Easy fino al progetto Nuova Vita al PET, per il recupero delle bottiglie in plastica presso i punti vendita. Queste azioni inorgogliscono la San Benedetto e rendono ancora più grande l’immagine dell’azienda l’immagine azienda.
Oltre la Carbon Footprint e la riduzione di emissioni di Co2 equivalente: il tappo "smart"
Oltre alla Carbon Footprint ed alla riduzione di emissioni di Co2 equivalente conseguenti, i grandi risultati registrati in ambito ambientale per Acqua San Benedettosi sono concretizzati nell’uso di un tappo “smart” ancora più piccolo e con meno plastica, e con la riduzione di plastica utilizzata nei packaging. E’ stata registrata una riduzione del PET del -13%, -16% e -7,4% sulle bottiglie da 1,5L, 1L e 2L riciclando per questi packaging dal 30% al 50% della plastica utilizzata.
L’utilizzo dello stabilimento di Scorzè da parte della San Bendetto, per la produzione di acqua minerale è una scelta strategica in fatto di sostenibilità. L’impianto permette di ridurre ogni anno i costi energetici dello stabilimento del 15% e di abbassare le emissioni di CO2 di circa 17.300 tonnellate. A Viggianello consente un forte abbattimento delle emissioni di CO2, per una stima del -22,4%. Attualmente, l’impianto è in grado di soddisfare l’80% dei fabbisogni energetici dello stabilimento.